Il SOC as a Service protegge le aziende
SOC as a Service protegge la tua azienda da attacchi avanzati con monitoraggio 24/7, AI e tempi di rilevamento e risposta rapidi.
La maggior parte delle aziende italiane è convinta che la NIS2 sia una direttiva pensata per infrastrutture critiche, colossi energetici e grandi gruppi industriali. La realtà è un’altra: la NIS2 impatta in modo diretto e immediato le comunicazioni di grandi e medie imprese e indirettamente di tutte le PMI che fanno parte della loro catena di fornitura.
Oggi, infatti, le minacce cyber non colpiscono più solo i sistemi IT. Colpiscono le persone, i flussi di comunicazione, le chat, le chiamate, i meeting e i file condivisi ogni giorno. Proprio questi canali sono diventati uno dei principali vettori di attacco. Infatti, circa la metà delle violazioni parte dall’interno, tra errori dei dipendenti, abuso di privilegi e pratiche di comunicazione non sicure. La NIS2 è stata pensata proprio per ridurre questi rischi e per questo impatta direttamente sul modo in cui la tua azienda comunica.
Molte abitudini diffuse si scontrano con i requisiti della NIS2. L’uso di WhatsApp per coordinare attività, inviare documenti o parlare con i clienti è una delle più rischiose: l’azienda non può controllare le identità, non può tracciare le conversazioni e non può garantire la protezione dei dati presenti sui dispositivi personali.
Lo stesso problema riguarda i centralini fisici tradizionali, che spesso non registrano log verificabili e non assicurano continuità operativa in caso di guasti o attacchi. Anche gli strumenti consumer per videoconferenze, gli account email personali o la condivisione di file tramite link pubblici mettono a rischio informazioni sensibili, senza fornire audit trail o cifratura adeguata.
Tutto ciò che non è tracciabile, cifrato e gestito dall’azienda non può essere considerato conforme alla NIS2.
La direttiva NIS2 (UE 2022/2555) introduce obblighi concreti. La gestione delle identità è il primo: l’accesso agli strumenti di comunicazione deve avvenire tramite utenti verificati e con autenticazione multifattore, considerata obbligatoria dalle linee guida ENISA e ACN.
Il secondo requisito è la cifratura: chat, meeting, email, telefonate e documenti devono transitare su piattaforme che garantiscono protezione dei dati end-to-end. La NIS2 chiede poi un sistema di monitoraggio continuo, capace di registrare accessi, attività e anomalie. Infine, impone la capacità di mantenere le comunicazioni operative anche in caso di problemi tecnici o attacchi: la business continuity diventa parte integrante della compliance.
La soluzione più efficace è centralizzare tutte le comunicazioni in un’unica piattaforma UCC. Un ambiente come Cisco Webex consente di gestire chat, meeting, telefonia e condivisione documenti con criteri di sicurezza nativi, policy centralizzate, tracciabilità completa e cifratura certificata.
La telefonia in cloud sostituisce i vecchi centralini, offrendo log verificabili, failover immediato e continuità operativa anche da mobile. Parallelamente, l’adozione della MFA diventa un requisito minimo per email, applicazioni e strumenti di comunicazione.
È poi fondamentale introdurre una Communication Policy che definisca quali strumenti sono ammessi, come vanno gestiti i dispositivi e quali procedure seguire in caso di incidente informatico.
Let’s Co aiuta le aziende italiane a mettere in sicurezza le proprie comunicazioni con soluzioni conformi alla NIS2. Analizziamo i rischi, modernizziamo la telefonia con Let’s Co with Webex, abilitiamo MFA e gestione identità, definiamo policy aziendali conformi e garantiamo continuità operativa su tutti i canali e failover.
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Sì. La NIS2 non riguarda solo le grandi imprese o i settori critici: coinvolge anche molte PMI che forniscono servizi essenziali, gestiscono dati sensibili o fanno parte di filiere strategiche. Inoltre, anche le aziende non classificate come “essenziali” devono adeguarsi alle best practice indicate da ENISA per garantire comunicazioni sicure, tracciabili e protette.
Perché una parte significativa delle violazioni informatiche nasce da errori interni, abuso di privilegi o pratiche di comunicazione non sicure. La NIS2 richiede cifratura, autenticazione forte, controllo degli accessi, continuità operativa e monitoraggio dei sistemi di comunicazione. Email, chat, chiamate, videoconferenze e file sharing devono essere gestiti in modo sicuro e conforme.
Secondo NIS2, ENISA e ACN le comunicazioni aziendali devono essere cifrate, autenticate con MFA, monitorate, tracciabili e gestite da un’unica piattaforma sotto controllo aziendale. È necessario eliminare strumenti consumer e adottare soluzioni UCC professionali con gestione utenti, logging centralizzato e continuità operativa.
Sì. Le piattaforme di videoconferenza devono garantire cifratura end-to-end, autenticazione degli utenti, gestione delle identità e controllo degli accessi. Meeting su strumenti consumer o non gestiti a livello aziendale rappresentano un rischio significativo per la sicurezza dei dati.
La scelta più efficace è adottare una piattaforma unica, sicura e governabile come Let’s Co with Webex App, che integra messaggistica, telefonia cloud, videoconferenze e file sharing con cifratura, MFA, audit trail e gestione centralizzata degli utenti.
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