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Fine del supporto Windows 10: come proteggere la tua azienda

Microsoft ha rilasciato l’ultimo aggiornamento non di sicurezza (KB5066198) per Windows 10, versione 22H2. Non si tratta di una patch come le altre, ma di un segnale chiaro: il 14 ottobre 2025 Windows 10 raggiungerà la fine del supporto ufficiale.

Da quel giorno in poi non ci sarà più nessun aggiornamento di sicurezza, nessuna correzione di bug, nessun supporto tecnico. Un cambiamento che riguarda milioni di dispositivi in tutto il mondo e che rappresenta un rischio enorme per le aziende.

La fine di Windows 10, però, non deve essere letta come una minaccia, ma come un’opportunità per ripensare la strategia IT, rafforzare la sicurezza e prepararsi al futuro digitale. 

Windows 10 arriva alla fine del supporto: rischi, opportunità e soluzioni per le aziende

Cosa significa concretamente la fine del supporto per la tua azienda?

Continuare a usare Windows 10 dopo il 14 ottobre 2025 comporta rischi e limiti concreti:


  • Vulnerabilità crescenti. Senza aggiornamenti, i PC diventano terreno fertile per attacchi informatici sempre più sofisticati. Gli antivirus non bastano, sarà il sistema operativo stesso a rappresentare un anello debole nella catena di sicurezza;
  • Problemi di conformità normativa. Normative come la Direttiva NIS2 richiedono una gestione attiva del rischio informatico. Usare sistemi non supportati può compromettere la compliance e aumentare l’esposizione a sanzioni e responsabilità;
  • Rischi di compatibilità e produttività. Anche se Microsoft 365 continuerà a funzionare su Windows 10, l’esperienza sarà meno affidabile. Inoltre, le versioni perpetue di Office (come Office 2021) perderanno il supporto su Windows 10, esponendo a blocchi e malfunzionamenti.

 

Le opzioni: aggiornare, sostituire o estendere?

Le aziende hanno tre strade da considerare.

  • Migrazione a Windows 11 Pro – La scelta strategica.
    Windows 11 Pro non è solo un upgrade estetico, ma il sistema operativo più sicuro e produttivo mai sviluppato da Microsoft. Include funzionalità avanzate e strumenti di produttività evoluti, come l’affiancamento guidato e un’integrazione fluida tra PC e smartphone. 
  • Programma Extended Security Updates (ESU).
    Per chi non può migrare subito, Microsoft mette a disposizione un programma a pagamento che estende gli aggiornamenti di sicurezza critici fino al 13 ottobre 2026. Si tratta di una soluzione tampone, utile solo per guadagnare tempo, ma non sostenibile nel lungo periodo.
  • Nuovo hardware e refresh tecnologico.
    Molti dispositivi attuali non soddisfano i requisiti minimi di Windows 11. In questi casi, l’acquisto di nuovi PC rappresenta un’occasione per modernizzare l’infrastruttura, aumentando prestazioni, sicurezza e produttività.

Trasforma la transizione in un vantaggio competitivo

In un contesto in cui le minacce digitali sono sempre più sofisticate, mantenere i dispositivi aggiornati e protetti è fondamentale per garantire la continuità operativa e la resilienza dell’azienda. Puntare su una strategia di cybersecurity ben strutturata non solo riduce i rischi e protegge i dati, ma favorisce anche lo sviluppo di una cultura digitale più consapevole e responsabile.

Contattaci ora per richiedere una consulenza personalizzata e costruire con noi una strategia di cybersecurity solida e su misura per la tua azienda.

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FAQ:

Il supporto ufficiale di Windows 10 terminerà il 14 ottobre 2025. Dopo questa data, Microsoft non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza, patch correttive o assistenza tecnica per il sistema operativo.

Continuare a utilizzare Windows 10 dopo ottobre 2025 espone la tua azienda a gravi rischi di sicurezza informatica, vulnerabilità non risolte, problemi di compatibilità con software e perdita di conformità normativa (ad esempio rispetto alla Direttiva NIS2).

Non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato. Windows 11 Pro offre livelli di sicurezza più elevati, migliori prestazioni e una gestione IT più efficiente. Restare su Windows 10 è una soluzione temporanea e rischiosa.

Non tutti i dispositivi Windows 10 sono compatibili con Windows 11, poiché richiede requisiti hardware più recenti (TPM 2.0, CPU di ultima generazione, Secure Boot, ecc.). In molti casi, è consigliabile valutare un rinnovo del parco macchine aziendale per garantire prestazioni e sicurezza ottimali.

Un sistema operativo non aggiornato diventa un vettore di attacco ideale per hacker e ransomware. Senza patch di sicurezza, le vulnerabilità note possono essere sfruttate per rubare dati, bloccare sistemi o compromettere l’infrastruttura IT aziendale.

Le aziende devono mantenere sistemi aggiornati per rispettare le normative europee sulla sicurezza informatica. Aggiornare a Windows 11 o aderire al programma ESU aiuta a restare conformi a standard come la Direttiva NIS2 e il GDPR.

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